I 5 passi per abilitare il Data-driven nella tua azienda

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Sostituire un componente di una delle tue macchine di produzione né troppo presto, né dopo il disastroso fermo linea. Oggi si può? Sì.

Inviare l’offerta giusta al potenziale cliente nel momento della massima probabilità di propensione all’acquisto. Oggi si può? Sì.

Due casi diversi ma figli della stessa presa di coscienza: un’attenta attività di data management nella tua organizzazione ti spalanca le porte all’automazione potenziata dal machine learning.

In un mondo in cui i dati sono il nuovo petrolio, molte aziende si trovano ancora a navigare con il sestante in un oceano digitale, affidandosi più al fiuto del manager che a solidi algoritmi predittivi.

STEP 1: Data-driven o business-driven?

I dati non contano, se non sei tu a contare i dati. Scegli quelli che veramente sono importanti.

Una PMI produce mediamente 1,5 Terabyte di dati a settimana. Molti vanno persi, altri vengono “stoccati” senza una logica, di altri nessuno conosce l’esistenza.

L’essenza dell’approccio data-driven non sta semplicemente nell’accumulare quantità oceaniche di dati, ma nello stabilire quali sono quelli critici per la tua organizzazione ed estrarre da questi informazioni utili e azionabili. Non è l’abbondanza di dati a fare la differenza, ma la qualità e la pertinenza di questi ultimi. Un approccio veramente data-driven è, in realtà, business-driven. Focalizzati su ciò che conta davvero per la tua organizzazione, distinguendo il segnale dal rumore e rispondendo a una prima domanda: quali sono i dati realmente importanti per te?

La “Data Wheel” della Data Management Association, che ha sistematizzato le discipline necessarie per conferire valore al dato

STEP 2: Trasformare i dati in insights

Negli ultimi 6 mesi tutte le aziende del mondo hanno prodotto un volume di dati pari a quelli prodotti dall’intero genere umano fino a oggi.

Ma che ce ne facciamo? Li trasformiamo in insight significativi che possano guidare le decisioni strategiche. Questo richiede un’analisi dei tuoi flussi ed essere pronto a mettere il tuo intuito al servizio dell’analisi. Non è un caso che le aziende che adottano un approccio data-driven tendano a superare i concorrenti in termini di redditività, efficienza operativa e soddisfazione del cliente.

STEP 3: Adatta le best-practice alla tua realtà

L’adozione delle best practices in tema di data management non solo è possibile, ma anche estremamente benefica, anche per realtà che si percepiscono come uniche.

Queste pratiche, infatti, sono il risultato di anni di fallimenti, fine tuning e studi, e rappresentano un insieme di procedure testate e ottimizzate che hanno dimostrato di poter elevare le performance aziendali.

La sfida per i decision-maker, oggi, non sta nell’evitare questi percorsi consolidati, ma nel saperli adattare alla propria realtà. Integrare le best practices non significa rinunciare alla propria individualità imprenditoriale; al contrario, permette di costruire su fondamenta solide, personalizzandole in modo che rispecchino la visione e gli obiettivi unici della propria azienda.

STEP 4: Fidati del 68% dei tuoi colleghi

Nel 2023 il Politecnico di Milano ha svolto una fondamentale survey sul rapporto fra aziende italiane e dati. La spesa delle aziende italiane in risorse infrastrutturali, software e servizi connessi alla gestione e analisi dei dati è stata, nel 2023, di 2,84 miliardi di euro, valore del 40% più alto rispetto a quello del 2021 e praticamente triplo rispetto a quello del 2017.

Nel segmento PMI il 57% delle aziende intervistate usa almeno un software per la visualizzazione dei dati (usate però dall’8% delle figure professionali – per le grandi aziende il tasso è del 93%). il 68% sta provando a utilizzare o ha pianificato di progettare uno strumento di tipo predittivo (in primis in ambito finanziario e marketing) mentre il 41% delle grandi aziende italiane ha nel proprio organigramma ruoli specificamente dedicata alla Data Governance e il 77% ha nel proprio organico un Data Analyst.

STEP 5: Dotati di alleati competenti e spietati

Hai mai attraversato una giungla totalmente buia e in salita? Solo con l’aiuto di competence center all’avanguardia e in buona fede potrai valorizzare la tua ferrea volontà di usare machete e carota per condurre con dolcezza e motivazione i tuoi collaboratori al di là dei bias e delle abitudini, lì dove un’elite illuminata prende decisioni a basso tasso di rischio e ad alto tasso di aderenza con i propri interessi.

Come Atreyu ne La Storia Infinita, la prova più dura per sconfiggere il Nulla è superare la propria immagine riflessa allo specchio (fuor di metafora: individuato il partner che ti può aiutare, la difficoltà principale è battere le resistenze interne alla tua stessa organizzazione).

La trasformazione della tua organizzazione in un modello realmente data business-driven è un percorso lungo, che va affrontato con razionalità e decisione, ma che va affrontato soprattutto ora.

L’Hub Neway ti offre un percorso consulenziale che, fino alla proposta di soluzione integrata, è gratuito e ti rilascia una data gap analysis, su cui puoi ragionare prima di attraversare la suddetta giungla.

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